Un IDA International Dark Sky Park è una terra che possiede una qualità eccezionale o distinta di notti stellate e un ambiente notturno che è specificamente protetto per il suo patrimonio scientifico, naturale, educativo, culturale e godimento pubblico.
Nel mondo i Dark Sky Park, dove vedere al meglio il cielo stellato, sono solo ventidue. In Europa ce ne sono alcuni ma nessuno in Italia. Potrebbe nascerne uno tra le Dolomiti dell’Alto Adige. Qui alcuni dei parchi nati per proteggere l’ambiente sono riusciti a mantenere l’inquinamento luminoso molto al di sotto della situazione che vi è nel resto d’Italia e d’Europa. Sono tutte aree rarissime da trovare ormai, dati i livelli di inquinamento luminoso ovunque molto elevati.
Uno dei più celebri però è in Olanda, un posto ritenuto tra i più bui del mondo. È il Dark Sky Park, nel parco naturale Boschplaat, a Terschelling, una delle isole Frisone occidentali. Quando il cielo è limpido si può vedere la Via Lattea anche a occhi nudi oppure usando un comunissimo binocolo. L’unica cosa che resta da fare è munirsi di coperta, sedersi sulla spiaggia e godersi lo spettacolo sotto un’incantevole volta stellata.
Il Programma International Dark Sky Places è stato fondato nel 2001 come un modo per incoraggiare le comunità a proteggere “i siti notturni attraverso politiche di illuminazione responsabili e istruzione pubblica”. Comprende comunità, parchi, riserve, santuari e altri luoghi meritevoli di distinzione.
Il Grand Canyon ad esempio ha uno dei cieli notturni migliori del mondo. Non è stato facile avere questo riconoscimento. Il processo di certificazione ha richiesto quasi tre anni, durante i quali il parco del Grand Canyon ha convertito la maggior parte dei suoi 5.000 apparecchi di illuminazione in luci “dark sky compliant” (conformi al cielo notturno). Nei prossimi anni, il parco prevede di rendere almeno il 90% delle sue luci conformi al cielo notturno.
(Immagine di copertina DarkSky.org)
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