Finalmente la Siria vede uno spiraglio di rinascita dopo la devastazione che ha subito negli ultimi lunghissimi otto anni di guerra che l’hanno martoriata pesantemente.
Grazie all’Associated Press che ha avuto modo di addentrarsi in molte parti della capitale Aleppo. La popolazione ha ricominciato lentamente a ricomporre i pezzi e ricostruire piano piano ciò che è rimasto. Per prima cosa si stanno rivitalizzando i mercati storici della città, quelli che un tempo attraevano orde di turisti da qualunque parte del mondo per acquistare spezie, tessuti, cibo e artigianato di ogni genere.
Angoli di città con secoli di storia alle spalle, veri e propri patrimoni siriani. Rivitalizzarli non sarà compiuto facile, la fondazione Aga Khan sta investendo oltre 500mila euro per il recupero del mercato al-Saqatiyah, un insieme di botteghe e attività che piano piano stanno riprendendo ad animare l’antico mercato.
Tutto testimoniato dai racconti dell’Associated Press che ha documentato di persona con scatti davvero caratteristici e molto toccanti.
Il turismo in Siria è ancora a livelli scarsi, ci vorranno anni prima che si riesca a tornare ad una normalità che oggi pare ancora troppo lontana. Fino a dieci anni fa la Siria era una delle maggiori mete turistiche del Medio Oriente, grazie sopratutto al notevole patrimonio storico e archeologico con oltre 6mila anni di storia alle spalle. Purtroppo gran parte di esso è andato distrutto nell’ultimo conflitto.
Non dimentichiamoci che è un paese che in 8 anni di guerra civile ha visto mietere 400 mila morti di civili innocenti con altre migliaia di feriti; i rifugiati costretti ad abbandonare il paese sono stati oltre 6 milioni, numeri da spavento.
Speriamo che questo paese torni a splendere come un tempo.
(foto di copertina di Associated Press)
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