Nella zona di Dahshur, in Egitto, svetta la Piramide della doppia pendenza detta anche romboidale, la seconda in ordine cronologico costruita da Snefru (padre di Cheope) dopo il fallimento dell’edificazione di quella di Meidum.
È realmente particolare, non è una piramide classica con la doppia pendenza dei suoi lati. Il fondo della costruzione comincia con una pendenza iniziale di 54°, ma è ridotta a 43° sulla parte superiore. La sua altezza è di 105 metri, mentre sarebbe stata di 128 metri senza l’ultimo cambiamento di pendenza. È anche la piramide meglio conservata, avendo conservato la maggior parte del suo rivestimento esterno di calcare. Dentro, ci sono due camere funerarie, due entrate vi conducono con corridoi distinti.
Poco meno di un mese fa, l’Egitto la ha aperta per la prima volta al pubblico. A presenziare alla cerimonia di apertura, il Ministro delle Antichità egiziano, il dott. Khaled el-Anani, e il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, il dott. Mostafa Waziri. Che, nel corso della cerimonia, hanno pure annunciato la scoperta di un tratto di mura di cinta del complesso funerario di Amenemhat III (sovrano della XII dinastia dal 1860 al 1814 a.C. circa) e diversi sarcofagi.
La piramide di Snefru cattura l’occhio e stupisce. Motivo per cui l’Egitto ha deciso di puntarvi. I turisti potranno anche scendere nel corridoio lungo 79 metri che conduce ai 23 metri di profondità della camera sotterranea. Avranno la possibilità così di ammirare una costruzione decisamente sui generis, dal momento che nello skyline egiziano non esiste nulla di simile. A causa del colore delle sue pietre, è chiamata anche la “piramide rossa“.
I motivi della sua forma particolare vanno ricercati in errate valutazioni iniziali del terreno su cui poggiava. Dopo essere partiti con la costruzione si resero conto che avrebbe potuto collassare. Da lì la decisione di cambiare l’angolo di inclinazione nella speranza che alleggerendo la struttura questa non collassasse definitivamente. Grazie a questo intervento, dopo 4600 anni la vediamo ancora in piedi.
(Immagine di copertina da Twitter)
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