I viaggi sono avventure, almeno per noi lo sono sempre state e lo sono tutt’ora a dimostrazione che viaggiare con i bambini si può.
Io (Francesco), zaino in spalla e poche comodità ho attraversato l’Africa dall’Etiopia al Ruanda, ho visto a pochi centimetri i gorilla di Montagna in Congo e sono entrato da clandestino in Kenya, per non parlare della passeggiata di un’ora nella savana dello Zimbabwe.
Cristina ha fatto il primo viaggio da sola a 13 anni e non ha mai più smesso, si è arrampicata sulla piramide di Kukulkan, ha sfiorato lo scrittoio di Hemingway a Cuba , ha passeggiato con le Geishe a Kyoto.
E entrambi abbiamo sempre viaggiato con viaggi fai da te o con gruppi di viaggiatori.
Quando sei abituato così e a 38 anni, all’improvviso, ti arriva un figlio, anzi te ne arrivano due (abbiamo avuto due gemelli) puoi fare solo una cosa: continuare a viaggiare. All’inizio eravamo spaventatissimi. Avere un figlio (anzi due) è faticosissimo nella quotidianità, figuriamoci in viaggio. Inutile dire il contrario. Però, abbiamo deciso di provare. E quando i bimbi avevano un anno siamo partiti per un viaggio on the road in America: cinque stati in tre settimane.
Abbiamo scoperto che viaggiare con i nostri piccoli era un’occasione e non una limitazione. I bambini sono curiosi, entusiasti, divertenti, si stupiscono, imparano dalle differenze, si mettono in gioco.
Viaggiare con loro e insegnare loro a diventare cittadini del mondo ci rende genitori felici.
E così ad aprile abbiamo deciso di condividere in rete i nostri viaggi e abbiamo aperto un profilo Instagram: Viaggiapiccoli e una pagina Facebook: Viaggiapiccoli. Ed è cominciato il divertimento, perché parlare di viaggi è come continuare a viaggiare.
E così mentre nella vita quotidiana abbiamo un lavoro normale e facciamo i genitori a tempo pieno di Enrico e Giulia; oggi seienni, in rete abbiamo velocemente creato attorno a noi una comunità di viaggiatori e genitori. A fine aprile abbiamo aperto un blog www.viaggiapiccoli.com: in cui raccontare i nostri viaggi, ma non solo!
Il nostro obiettivo è descrivere e condividere un nuovo modo di viaggiare con i bimbi, un modo che non è uguale per tutti, ma che può essere condiviso e può diventare un esempio.
Ed eccoci qui ospiti di Viaggiaresenzaconfini, per svelarvi cinque “trucchi” per viaggiare con i bambini.
1 – PRIMA SI INIZIA MEGLIO È
Più sono piccoli i bambini, più è facile viaggiare con loro A volte, quando i bimbi sono troppo piccoli si tende a rimandare : “Viaggeremo quando il piccolo sarà cresciuto un po’”.
Secondo la nostra esperienza: è un errore. Più sono piccoli i bambini e più sono come dire “trasportabili”(passeggini, fasce, zaini, marsupio) e soprattutto non pagano il biglietto in aereo, treno e mezzi di trasporto.
Diciamo che, esclusi i primissimi mesi, quando sono più indifesi, dai sei/sette mesi in poi sono potenziali perfetti viaggiatori. Quando invece cominciano a camminare e per un bel po’ di anni diventa dura farli viaggiare, se non sono abituati.
2 – RISPETTARE I TEMPI DEL BAMBINO
L’unica regola che ci siamo dati e che ha sempre funzionato è stata: il viaggio deve essere a misura dei bambini e non dei genitori. Perciò anche in viaggio troviamo sempre il modo di rispettare i loro tempi e le loro esigenze. Senza stravolgere le loro abitudini.
Per esempio, quando siamo stati a New York e i piccoli avevano appena compiuto un anno.
Abbiamo scelto di dormire in una casa con giardino a Brooklyn: la mattina Cristina si alzava molto presto e cucinava il pasto fresco per i bambini; poi uscivamo tutti insieme e facevamo colazione al bar, quindi i bimbi facevano il loro riposino e noi a piedi, cullandoli nel passeggino, arrivavamo a Manhattan.
La mattina passava tra una breve visita e un parco giochi e dopo pranzo, quando i bambini facevano il riposino pomeridiano noi approfittavamo per vedere un museo, con loro addormentati.
La sera, spesa al supermercato (per il pranzo del giorno dopo), cena al ristorante, tutti insieme (presto), e poi verso casa, con i bimbi addormentati e cullati nel passeggino. In questo modo i piccoli non hanno mai fatto capricci e siamo riusciti a vedere tantissime cose.
E così è ora che i bimbi hanno sei anni, noi ci adattiamo ai loro orari, perché se sono tranquilli tutto scorre liscio e si possono fare anche “cose da grandi”.
3 – PROGRAMMARE
E’ importantissima la fase di programmazione del viaggio. Con i bambini si può viaggiare e si può andare ovunque ma è importante programmare il viaggio adatto alla loro età.
In genere, quando possiamo, come ultima tappa dei nostri viaggi inseriamo sempre un parco giochi, in maniera che i piccoli siano motivati ad arriva alla fine.
4 – ORGANIZZARE
E’ un’altra parola chiave. Si può partite all’avventura, ma con i bambini gli imprevisti sono tanti, perciò meglio avere alberghi e itinerario prenotati e definiti, per limitare al minimo le variabili. Per ogni viaggio lavoro almeno tre mesi, verificando le mete, comparando le recensioni, prendendo contatti con i corrispondenti locali. Tutto prima della partenza.
A proposito di organizzazione, è importante anche fare il bagaglio giusto (portando non troppa roba, né troppo poca) e adattarsi al paese in cui si è per il cibo, cercando di rispettare sempre le abitudini dei bambini (i supermercati sono utilissimi).
5 – SICUREZZA
Ultima parola chiave è: sicurezza. Quando si viaggia con i bambini bisogna essere prudenti, informarsi su vaccinazioni e malattie e sull’assistenza sanitaria nel paese in cui si vuole andare.
Il mondo è grande e le mete possibili sono infinite, perciò basta scegliere il viaggio giusto e anche gli imprevisti possono essere gestiti senza troppo stress.
Sono cinque suggerimenti più che cinque trucchi, un modo per condividere la nostra esperienza. Proprio per questo è nato il blog di Viaggiapiccoli. Noi seguiamo molti blog di viaggio e pensiamo che il nostro esempio o magari i nostri suggerimenti possano aiutare altri genitori non solo a viaggiare di più; ma a viaggiare in tranquillità e soprattutto a sognare.
Quest’estate, per esempio, andremo in Cina e ci sposteremo solo con i treni (alcuni anche notturni). Magari molti genitori con bimbi piccoli come i nostri non hanno mai pensato di affrontare un viaggio simile. Noi stiamo programmando e organizzando tutto e ci proveremo.
Racconteremo tutto su Instagram e sulla nostra pagina Facebook e al nostro ritorno sul blog.
Ah, una domanda di Fabio, dimenticavo: “È bello viaggiare con i bambini?”. “È sicuramente diverso da quando viaggiavamo da soli, più lento (dei compromessi bisogna farli e bisogna allungare i tempi); ma è stupendo, perché in viaggio si cresce e si cresce tutti insieme, piccoli e grandi. I nostri viaggi diventano ricordi e i ricordi mattoni su cui costruire la nostra famiglia.
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