Alicudi e Filicudi, raggiungibili unicamente via mare, sono isole meno conosciute della Sicilia ma veri e propri piccoli gioielli di bellezza.
Primitive e autentiche, imperdibili per gli schiavi del mare alla ricerca di spazi incontaminati e baciati dal solo sciabordio delle acque. Settembre è uno dei mesi in cui puoi trovare temperature ideali, anche per un bagno, e prezzi più contenuti, sia per i traghetti che per gli alloggi.
Queste due isole delle Eolie sono ideali soprattutto per chi mal sopporta il caos e la vita mondana. Pensate che la rete elettrica nelle case è arrivata appena vent’anni fa. Il modo migliore per godersele è ovviamente in barca. Ma anche solo a piedi, l’esperienza è indescrivibile.
Alicudi è di fatto un cratere ormai spento. La zona del porticciolo nella parte orientale dell’isola è l’unica abitata. Qui si incontrano le tipiche case bianche oliane. Da visitare assolutamente il Timpone delle Femmine, un antico fortino dove si nascondevano donne e bambini durante le incursioni dei pirati. Gli unici mezzi di trasporto qui sono i muli, usati non per salire agilmente la mulattiera, ma per trasportare beni e oggetti che arrivano al piccolo porto con frequenza variabile.
Filicudi è la sorella gemella per vocazione. Distante all’incirca dodici miglia marine dall’aspra Alicudi, regala un mare indescrivibile, ma conoscerla significa esplorarne anche l’interno. Qui il silenzio è più raro perchè più popolata di turisti e dotata di strade asfaltate percorse da mezzi privati. Pecorini Mare è il ritrovo dell’isola: piccolo borgo tra mare e montagna che d’estate viene preso d’assalto dalle barche. L’ideale magari anche solo per prendersi un aperitivo in costume e ciabatte al mitico Saloon dei Triolo o viziarsi con un prelibato piatto a La Sirena o all’Invidia: come la pasta con un pesto fatto di pomodorini, mandorle e basilico.
(Immagine di copertina infoturismiamoci.com)
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