Shirakawa-go, nella prefettura di Gifu, è un piccolo paesino di montagna a circa un’ora di strada da Kanazawa; diventato Patrimonio Unesco nel 1995 per la presenza delle casette in stile ghasso-zukuri.
Le case non sono più usate come tali in quanto ora sono adibite a diverse funzioni come musei, bar/ristorantini o alloggi dove dormire. Comunque sono ancora perfettamente tenute sebbene alcune risalgano a circa 200 anni fa. La maggior parte sono disposte su 3/4 piani e ogni piano era adibito ad attività differenti.
Appena si arriva a Shirakawa-go la sensazione è quella di essere un po’ fuori dal mondo, nel lontano passato, come in una fiaba. L ‘atmosfera è unica.
È facilmente raggiungibile sia da Takayama che da Kanazawa con un’ora circa di autobus (della compagnia Nohi bus); mi raccomando prenotate (anche dal centro informazioni dentro la stazione di Kanazawa) i biglietti qualche giorno prima perché esauriscono in fretta.
Potete pensare di visitarla in giornata, ma vi consiglio di dormirci una notte per vedere come il luogo si spopola al tramonto e rimanere immersi nella natura più profonda ad osservare le stelle. Noi abbiamo deciso di dormire in un tradizionale ryokan per provare a sentirci davvero nel Giappone più antico e più vero, dove uomo e natura convivono in maniera armonica.
È stata un’esperienza meravigliosa; se volete è anche possibile dormire in una vera e propria casa in stile ghasso-zukuri ma sarà necessario prenotare con largo anticipo perché ovviamente sono le prime sistemazioni che vanno a ruba.
Il centro abitato Ogimachi è caratterizzato dalle bellissime casette in legno con il caratteristico tetto spiovente in paglia, necessario per far sì che il peso della neve non faccia danni alle case. Infatti durante il periodo invernale le nevicate possono raggiungere anche i 4/5 metri.
Shirakawa-go è meravigliosa in ogni stagione; può essere visitata in poche ore perché è piccolina ma ci sono sicuramente più punti in cui vale la pena fermarsi. Nella cartina che vi viene consegnata trovate tutto. Giratelo senza fretta e seguendo le varie deviazioni, di permetterà di scoprire ogni angolo nascosto. Noi abbiamo trovato una coppia di sposi che si faceva le foto tra gli spaventa-passeri.
Per conoscere più da vicino la storia di chi ci viveva, visitate la casa in stile ghasso-zukuri più grande, oggi diventata un museo, Wada House. Al piano terra ci sono le stanze dove dormivano e la cucina con il focolare per scaldare l’ambiente; mentre nel piano superiore sono esposti gli utensili che venivano utilizzati per l’allevamento dei bachi da seta, tipici di quel tempo.
Infine, salendo la collina per circa 20 minuti si raggiunge il punto panoramico Shiroyama da cui si gode una vista spettacolare sul piccolo paesino, osservando dall’alto queste bellissime casette. Se non avete voglia di camminare c’è una navetta che al costo di 1 euro a persona porta in cima.
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