CABIN PORN, GLI CHALET LONTANO DA TUTTO E DA TUTTI

Un trend conosciuto oggi come “Cabin Porn”: le abitazioni in zone remote o rurali del pianeta. Nato da un pagina Instagram miniera di immagini da sogno.

Cabin ha un significato letterale di capanna, baita, chalet. Porn invece richiama una rara accezione più anglosassone del sostantivo legata a un pensiero, un desiderio eccessivo e irresistibile da soddisfare. Oggi quelle cabin sono invece diventate case a cui aspirare, il guilty pleasure di una generazione connessa 24/7, la via di fuga, a portata di Instagram (l’hashtag #cabinporn conta oltre 230 mila post).

Chi non ha mai sognato almeno una volta (al giorno) di mollare tutto per andare a vivere nei boschi, o nel paesaggio naturale di preferenza? Qualcosa che sta tra la ricerca di un rapporto intimo con la natura come in Walden – La vita nei boschi di Henry David Thoreau.

Zach Klein è il creatore del sito (e co-fondatore di Vimeo) ha deciso di pubblicare un libro cartaceo per le nuove fughe dei lettori/visitatori. Le foto provengono da ogni parte del mondo, anche se a farla da padrone rimangono gli Stati Uniti. In Oregon, e più precisamente a Rhododendron, sorge il Rancho Relax. Un esempio manifesto di questa tendenza è la Soho Farmhouse , progetto collaterale dell’impero Soho House di Nick Jones. Quaranta cabine di tronchi, tetti a falde e assi a vista disseminate tra alberi e sentieri tortuosi nell’Oxfordshire.

Ma perché il cabin porn ha così tanto successo? “Nella maggior parte delle culture, c’è sempre stata la tradizione di trascorrere del tempo in un posto rustico nella natura, ma negli ultimi dieci anni penso che sia cambiato” scrive Klein. Sul sito di Cabin Porn appare anche una casetta di pietra sulle Alpi di Pianlino a Montesinaro in provincia di Biella, uno sgangherato cabinotto in legno vicino alla costa a pochi chilometri da Venezia.

(Immagine di copertina cbsnews.com)

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