La Norvegia di Marika, una ragazza di 22 anni e la sua dipendenza è viaggiare.
Nel mondo di oggi frenetico e pieno di distrazioni è difficile sorprendersi e sentirsi vivi, grazie al cielo i viaggi riescono ancora a farlo!
Viaggiare ti permette di metterti alla prova di conoscere un pezzo di mondo e contemporaneamente scoprire te stesso, ti dà la possibilità di mettere tutto in pausa e riflettere.
Marika ama viaggiare e ha questa impazienza nel farlo perché, vuole realizzare un sogno: quello di poter visitare il maggior numero di posti possibili, quindi prima si inizia è meglio è!
Il tempo scorre troppo velocemente e la nostra esistenza è appesa ad un filo sottile quindi, per il tempo che tiene, bisogna viverla a pieno attimo per attimo e il miglior modo per assaporarla sono i viaggi.
Il viaggio non si estende solo al breve lasso di tempo compreso tra la partenza e il ritorno, ma lo vivi tre volte: quando lo organizzi e lo immagini, quando lo vivi e infine nei ricordi e grazie alla fotografia che può bloccare un istante, un’emozione che altrimenti fuggirebbe via.
Voglio parlare della Norvegia un viaggio che mi ha rubato il cuore con i suoi colori saturi, le casette di legno con l’erba sui tetti, il profondo rispetto della natura ancora incontaminata; è come se lì l’uomo si fosse messo da parte e cammini in punta di piedi per non disturbarla, i paesaggi infiniti, la solitudine e il silenzio rotto solo dai rumori della nature.
Dovunque guardavo c’era qualcosa di bello da vedere. Ci sarebbe voluto molto più tempo per assaporare meglio quella terra ma è durato il tempo sufficiente a farmi innamorare.
Cosa mi ha stupito di più di questa terra? La precisione armonia e tranquillità che trasmette. Quanto sarebbe migliore il nostro pianeta se domani ci svegliassimo e capissimo tutti questa semplice cosa: la natura ci ha dato la vita ed è un obbligo rispettarla, lì l’hanno capito.
Basti pensare che in giro abbiamo visto solo auto elettriche, sono molto attenti all’ambiente e a valorizzarlo. Altre cose bellissime?
Si paga ovunque con la carta di credito e hanno la capacità di creare strade dal nulla in 1 giorno soltanto; e per necessità della conformazione del loro territorio molto frastagliato e ricco di fiordi hanno dei traghetti che sono dei prolungamenti delle strade, qui da noi in Italia sarebbe tutto questo impensabile.
Cose brutte della Norvegia? I limiti a 90 km/h in ogni strada
Questo viaggio è stato l’emblema di ciò che io intendo per viaggiare: stanchezza e felicità. Amo le vacanze che ti esauriscono le forze ma ti arricchiscono la mente e il cuore, scaricandoti di tutti i problemi quotidiani e facendoti respirare a pieni polmoni.
Quelle fatte di lunghe passeggiate e viste che ti tolgono il fiato, di infiniti tragitti in macchina pieni di paesaggi e canzoni cantate a squarciagola, di tramonti che ti scaldano il cuore e pioggia che penetra nell’anima.
Questo viaggio è stato come una mano che mi ha tirato su da un mare di delusioni, perdite e tristezza in cui rischiavo di annegare.
Norway 9-08-18/16-08-18
IL VIAGGIO
Vacanza on the road 1500 km fatti in macchina, 70 km a piedi, 7 notti 8 giorni, 6 case diverse dove dormire, giorni infiniti e notti troppo corte, 7 ragazzi e una Citroen c3 Picasso
Ci sono voluti mesi e mesi di programmazione soprattutto per renderlo più low cost possibile, ma il viaggio più bello in assoluto fino ad ora.
Sarà un viaggio che porterò nel cuore e a renderlo speciale oltre alle bellezze dalla Norvegia sono gli amici che viaggiavano con me.
Abbiamo visitato la zona di Bergen e i fiordi sud-occidentali:
Primo giorno
Inizia il viaggio verso Bergen:
Direzione Fiumicino Aeroporto, Partenza dalla stazione di Fara Sabina treno Orte-fiumicino, ti chiederai dove cavolo sta? Ecco esatto questa è la risposta che mi sento sempre dire quando dico dove abito, è un paese in provincia di Rieti.
14e15 Arriviamo all’aeroporto di Bergen ci stupiamo subito del silenzio e precisione a cui non siamo abituati. Prendiamo la macchina che ci accompagnerà per tutti gli 8 giorni. Dopo il Tetris per entrare in macchina, noi7+7 valige, si parte si pranza alle 16 di pomeriggio al McDonald, carburante, spesa al supermercato. Finalmente ci mettiamo in viaggio verso il primo alloggio che si trovava a Tyssedal vicino alla prima vera tappa del viaggio. Arriviamo e troviamo il nostro alloggio sul fiordo di Sorfjorden: primo panorama unico.
All’aeroporto non abbiamo trovato un punto per fare il cambio della moneta ma grazie alla civiltà evoluta norvegese ovunque si può pagare con la carta anche i bagni e nelle bancarelle.
Secondo giorno
Sveglia ore 4e30 colazione, preparazione dei bagagli si ricarica tutto in macchina, siamo pronti per la prima tappa della vacanza: escursione Trolltunga 900 m di dislivello 27 km di escursione; di cui siamo riusciti a risparmiarne 9 grazie al parcheggio si Megalitop pagato 60 euro, i migliori 60 euro mai spesi in vita mia.
Iniziamo la giornata con la pioggia che sarà la nostra fedele compagna per tutti i 18 km. Percorso molto impegnativo soprattutto a causa della pioggia che rendeva tutto scivoloso ma sembrava di essere su un altro pianeta, caratterizzato da cascate imponenti corsi d’acqua e rocce a picco sul lago.
Trekking molto introspettivo e totalmente a contatto con la natura che ci ha pervaso come l’acqua che correva sopra sotto e in ogni dove fino alle ossa.
La strada sembrava non finire mai ma l’arrivo al famoso Trolltunga, roccia sospesa 700 m sul lago Ringedalsvatnet, è stato stupendo, sia per la felicità di avercela fatta sia per la vista e l’imponenza di quel panorama.
La strada del ritorno è stata più difficile dell’andata sia per la stanchezza il freddo e la difficoltà nel ritrovare la strada, due di noi sono stati soccorsi al rifugio dalla guardia alpina, un bell’omone nordico che è stato molto gentile. Nonostante tutto siamo tornati tutti sani e salvi
Finalmente arrivati alla macchina ci scaldiamo e ci incamminiamo verso il primo supermercato per comprare viveri per la cena e verso l’alloggio.
Dopo tutte le vicissitudini della giornata non riuscivamo a trovare la casa, come l’abbiamo trovata? Incredibile ma grazie ad un amico super nerd siamo riusciti a trovarla tramite il Wi-Fi fornito dal nostro host, viva la tecnologia!
Difficile da raggiungere ma è stata la casa più bella di tutta la vacanza (e anche una di quelle pagate meno) dotata di un’immensa vetrata che si affacciava su soggiorno e angolo cottura; tutta in legno con l’erbetta sul tetto e dotata di una vasca idromassaggio e sauna, il giusto premio per la fatica che avevamo fatto.
Cosa abbiamo imparato da questa giornata? Mai andare a fare escursioni non equipaggiati al massimo, se avremmo avuto tutti l’attrezzatura adatta e un impermeabile serio sarebbe stato tutto più facile.
Terzo giorno
Ci alziamo belli e riposati verso le 10 e decidiamo di saltare l’escursione prevista, ci godiamo la casa e i suoi confort dopo di che cerchiamo un ristorante vicino casa dove si mangino cose tipiche e che si trovi sulla strada per raggiungere Haugesund dove avevamo il terzo alloggio: un bellissimo camping sull’oceano.
In Norvegia non è sempre necessario seguire un itinerario per vedere cose belle, anche girando a caso si trovano scorci bellissimi e paesaggi mozzafiato e per noi è stato così. Siamo stati sorpresi soprattutto dal ponte di Stordabrua sospeso sull’acqua e circondato da isolotti e dai 165 m di cascata di Latefossen, questo è il bello della diretta cambiare piani all’ultimo e scoprire cose fantastiche!
Quarto e quinto giorno
Bergen, come descriverla con un’unica parola? È una bomboniera, super curata, colorata, e molto nordica abbiamo mangiato del pesce divino appena pescato al caratteristico porto di Bryggen.
Inoltre ci siamo persi nelle viuzze del centro, siamo saliti sulle 2 funivie: ulriken 643 e la Floyen che ti mostrano una fantastica visuale di Bergen dall’alto. A fine giornata ci incamminiamo verso Forde dove avevamo l’alloggio vicino alla 3 tappa cioè il lago Lovatnet
Sesto giorno
Il lago Lovatnet e Loen abbiamo passato la giornata girando intorno al lago, mai vista acqua di quel colore e riflessi di quel genere, non ci sono altre parole per descriverlo se non viverlo in prima persona. Raggiungiamo l’alloggio presso Folva vicino Geirangerfijord che sarà l’ultima tappa del viaggio.
Settimo giorno
Arriviamo e ci fermiamo al Flydalsjuvet roccia a picco sul fiordo Geirangerfijord, nominato patrimonio dell’umanità, visitiamo il paese di Geiranger; qui siamo saliti sul catamarano con cui abbiamo fatto il giro sul fiordo esperienza unica e assolutamente da fare una volta nella vita.
Dopo di che siamo risaliti in macchina e ci siamo avventurati sulla la strada delle aquile caratterizzata da ben 12 tornanti fermandoci in vari punti panoramici tra cui il più bello la terrazza di Ornevegen.
Per finire in bellezza la giornata sulla strada di ritorno abbiamo visto Dalsnibba che si trova a 1500 metri di altezza questo punto panoramico sovrasta il paese di Gerainger e il fiordo. Che dire giornata di paesaggi mozzafiato e colori unici.
Ottavo giorno
Arrivo a Bergen giro per i souvenir e si va a prendere l’aereo.
Viaggiare è dare un senso alla propria vita, è donare la vita ai propri sensi. Viaggiare può diventare un obbiettivo, una motivazione, ti cambia, ti apre la mente gli occhi e il cuore.
leggi altro su www.viaggiaresenzaconfini.it