“Autismo in viaggio attraverso l’aeroporto” è un programma di assistenza voluto da ENAC e SEA, il gestore degli aeroporti di Milano.
Riguarda passeggeri con disturbo dello spettro autistico e consiste nel fornire assistenza per tutta la sosta all’aeroporto ai passeggeri con questa sindrome. Si va dal momento dell’arrivo nello scalo fino a quando il passeggero non sale a bordo dell’aereo.
Purtroppo ancora oggi non sono in molti a conoscere l’esistenza di questo importantissimo programma che può facilitare i viaggi in aereo di persone con autismo. Il portale SiViaggia ha così voluto approfondire l’argomento e parlare con gli attori di questo progetto. A spiegarlo nei dettagli la dottoressa Antonella Della Noce, che ha seguito il progetto per conto di Fabula Onlus.
“Consiste nell’accompagnamento della persona con disturbo dello spettro autistico attraverso le varie fasi del viaggio in aereo – dichiara Della Noce – Ci siamo messi nei panni e nella mente di una persona autistica. Il progetto è già avviato da anni per le persone che soffrono di mobilità ridotta. Si possono organizzare le visite in aeroporto nei giorni precedenti al viaggio. Queste persone devono conoscere prima l’esperienza che devono affrontare e fare una scansione temporale e spaziale dei passaggi che devono compiere compresi gli imprevisti, dal passaggio al check-in, al metal detector, come affrontare lo stress dei ritardi aerei e gestire la folla che c’è in un aeroporto. Significa prevenire tutto ciò che potrebbe disturbare questa persona dal punto di vista sensoriale facendo vedere prima ciò che deve affrontare”.
“Purtroppo in posti come gli scali aeroportuali non si può ridurre la confusione e la rumorosità – prosegue – ma si può imparare a gestirla. Quindi si cercano di prevedere e anticipare evitando l’ansia. Ci sono autismi differenti e anche le reazioni sono diverse (ansia, panico). La persona deve sapere cosa andrà a fare. L’assistenza accompagna il passeggero in tutti i passaggi ma certe cose le deve fare la persona che deve viaggiare. Queste persone hanno bisogno di ambienti chiari e ripetitivi. Se la persona con autismo viaggia spesso, l’ansia è minore ma ci sono sempre gli imprevisti da affrontare”. Autismo in viaggio: un progetto veramente lodevole.
(Immagine di copertina SEA)
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