Diario di viaggio – Sudafrica giorno 15
Colazione con pancake ai frutti di bosco e succo nel nostro bellissimo Derwent House Boutique Hotel. a due chilometri dal centralissimo Waterfront.
Sabato mattina dedicato alla visita di due mercati. Il primo è Neighbourgoods Market presso l’Old Biscuit Mill nel quartiere di woostock che si svolge ogni sabato fino alle 2 di pomeriggio dove potrete trovare di tutto, dal cibo all’abbigliamento, all’artigianato. Si tratta di un mercato vibrante e attivo, molto caratteristico per la sua location. Nato nel 2006 su idea di due giovani imprenditori, ogni sabato attira gente da ogni parte della città. La location è veramente bella e caratteristica, un vecchio edificio di mattoni rossi. Molti giovani si ritrovano qui per fare colazione insieme, infatti già alle 9 il mercato è pieno e trovate posto è un impresa abbastanza ardua.
L’altro mercato si trova proprio nel centro della città, è il Green Market, il mercato all’aperto nel City Bowl. La piazza che ospita il mercato prende il nome da mercato della verdura che intorno al 1700 era molto rinomato. Siamo nella famosa Longstreet, la via di Cape Town piena di locali e negozi. In questo bellissimo e colaratissimo mercato potete trovate dall’artigianato ad articoli usati fino ad arrivare a souvenir. Noi infatti, essendo al penultimo giorno, abbiamo effettuato gli ultimi acquisti. Non ultima la calamita per la nostra collezione. Le richieste degli oggetti partono ad una cifra superiore, contrattare è un must. Finito lo shopping giriamo per le vie intorno, siamo nella zona della city hall. In questa zona molto spesso si esibiscono mimi e cantanti, noi infatti ci siamo fermati mezz’ora incantati ad ascoltare e osservare un gruppo di ragazzi cantare e ballare, magnifici.
Pranzo veloce vicino al Nelson Mandela Gate e alle 13 parte il nostro battello, Madiba 1, per Robben Island, l’isola dove Nelson Mandela è stato imprigionato per ben 18 anni. Costo 550, 35 euro a testa, prenotato direttamente sul sito. Durante il periodo estivo i posti ( 4 tour al giorno alle 0o,11,13 e 15) sono sold out quindi prenotate con largo anticipo.
Il costo nel biglietto prevede il battello, un giro in autobus dell’isola con guida e, cosa più importante, la visita della prigione insieme ad un ex detenuto. Dal 1999 patrimonio Unesco, oggi Robben Island è diventato un museo a cielo aperto.
Visitiamo la Sezione C dove venivano rinchiusi i prigionieri in isolamento per punizione. Mentre nella sezione F c’erano le celle comuni dove al loro interno potevano contenere fino ad un massimo di 60 detenuti e un bagno in condivisione con appena 2 water, 3 docce e 3 lavandini.
All’interno della prigione i neri avevano cibo diverso e a pranzo veniva somministrato un energy drink che li rendeva addirittura non fertili.
Essi non portavano nemmeno le calze ed erano costretti a camminare scalzi senza pantalone e nemmeno giaccia. La maggior parte era costretta a dormire in stuoie di fortune direttamente a terra senza alcun tipo di materasso.
In inverno pioveva dentro alle celle e faceva molto freddo, di conseguenza molti prigionieri si ammalarono morendo all’interno. Era consentito una sola mezz’ora d’ora d’aria alla settimana e ricevere una lettera e una visita di un parente una volta all’anno.
Qualcuno tentò invano di scappare, ma gli undici chilometri di separazione con L terra ferma erano davvero tanti per sopravvivere. In più nei punti perimetrici più strategici venivano posizionati cani pronti ad attaccare chiunque tentasse l’evasione.
Nelson Mandela nei suoi lunghi anni di prigionia scrisse diversi libri tra cui anche il mitico “Lungo cammino verso la libertà”.
Rientriamo al Waterfont Alfred e Victoria e giriamo per qualche ora godendoci ogni angolo di questa meravigliosa città. Già che siamo in zona ceniamo al mercato WA&V, dove potrete trovare ogni tipo di cibo, dai più salutari ai più buoni. Noi infatti abbiamo preso un hamburger di springbok
A domani per l’ultimo capitolo sudafricano!
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