Diario di viaggio – Sudafrica giorno 8
Questa mattina la sveglia è più magnanima e ci concede un paio d’ore in più di sonno rispetto ai giorni precedenti.
Dopo colazione ci dirigiamo verso il Mantenga Cultural Village passando per la bellissima Ezulwini Valley, a breve distanza dalla capitale Mbabane; una delle zone più turistiche e rinomate di tutto lo Swaziland.
Ci fermiamo per visitare un mercatino d’artigianato che vende ogni tipo di souvenir, il Mantenga Craft Centre. Dopo qualche chilometro arriviamo al famoso Mantenga Cultural Village: un villaggio culturale con capanne a forma di alveare che riproduce la quotidianità di un tempo di questo popolo. Il costo per 2 persone è 200 zar, circa 13 euro.
Vicino al villaggio culturale ci sono delle bellissime cascate, le Mantenga Falls che andiamo a vedere dopo una breve passeggiata dentro alla foresta.
Visitiamo poi il villaggio con la spiegazione di una guida locale, si chiama Fesh. Assieme a lui conosciamo gli stili di vita degli abitanti, in particolare del capo villaggio e delle famiglie che lo contornato.
In particolare in questo villaggio ci vivevano un chief con le sue due moglie e le relative famiglie. Donne e uomini vivono separati, l’uomo è poligamo e può sposarsi più e più volte. Appena si entra bisogna chiedere il permesso e aspettare di riceverlo. All’inizio c’è una capanna più grossa delle altre, la clinica dove vengono curate gli ammalati, il cui ingresso è molto basso allo scopo di proteggersi da nemici: bisogna entrare di testa e in questo modo si viene visti subito.
Tutte le mogli vivono all’interno dello stesso villaggio ma separatamente, ognuna nella sue capanne come se fosse un piccolo quartiere. Ognuna ha a disposizione tre capanne : cucina, camera da letto e quella dove preparare la tipica bevanda alcolica.
Al centro del villaggio c’è la capanna della mamma del capo, la cui disposizione funge da mediatore dei conflitti tra le donne. Il marito invece ha una capanna dove dorne da solo. I bambini fino ai 6 anni dormono con la mamma, poi andranno a vivere nella loro capanna dove studieranno insieme agli altri.
Alle 11.15 seguiamo lo spettacolo di danze tipiche della cultura Swazi della durata di circa 30 minuti. Interessante da vedere anche se molto enfatizzata per far capire quello che un tempo erano bellissime danze tribali.
Finita la danza, pranziamo al Mantenga Craft Centre in un ristorante di un connazionale trasferitosi da diversi anni nello Swaziland. Ci racconta un po’ di curiosità e storie dello Swaziland.
Alle 13 ripartiamo in direzione Bloemfontein, ci aspettano 700km.
Il viaggio procede molto bene, la strada passando per Johannesburg e’ molto scorrevole e sicura, in tutto il viaggio verso Bloemfontein l’unica nota da ricordare sarà il posto di blocco subito appena lasciato lo Swaziland in cui il poliziotto ha tentato di estorcerci del denaro per una presunta infrazione. Se vi dovesse capitare non cedete oppure mettete in conto una piccola somma per compiacere il poliziotto di turno. In Sudafrica c’è molta corruzione e i poliziotti tentano in tutti modi di spillare quattrini. Le multe si pagano solo nei posti di polizia e non per strada, e poi con ricevuta di pagamento annessa.
alle 21 arriviamo al AtTheVillaGuesthouse, ci aspetta un meritato riposo dopo il lungo viaggio, diario di viaggio in sudafrica 8 si chiude una..
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