Sono 21,5 milioni gli italiani che si concederanno un viaggio da qui al termine dell’estate 2019. La cifra è stata ricavata dal sondaggio sulle vacanze condotto da Swg per Assoturismo Confesercenti.
Così, dopo le bizzarrie del tempo, l’estate turistica italiana sembra avviata sul binario giusto secondo le prime rilevazioni da parte delle organizzazioni di categoria.
Vittorio Messina, Presidente di Assoturismo Confesercenti, commenta così. “A fine stagione vedremo se sarà stata sufficiente a recuperare un 2019 che, fino a giugno, è stato arido di soddisfazioni. A pesare è stato il meteo, ma come evidente dal sondaggio anche la ripartenza nostri competitor esteri che negli anni scorsi erano stati penalizzati da problemi di sicurezza. Abbiamo bisogno di un piano per rendere più competitivo il nostro sistema turistico. Per vincere nella montante competizione internazionale, c’è bisogno di più infrastrutture e del superammortamento per sostenere la riqualificazione delle strutture ricettive”.
Sul fronte del budget si è ormai lontani dal picco della crisi, ma gli effetti sulle vacanze si sentono ancora. La quota di chi si concederà un viaggio – il 64% – è infatti la stessa del 2014, primo anno di ripresa. Gli italiani non si sentono dunque ancora in grado di avere dei comportamenti di spesa più rilassati rispetto a cinque anni fa. La vacanza sarà un po’ più lunga del solito – in media 12 giorni -, ma sempre con un occhio al portafoglio. Il budget medio previsto si assesta infatti sui 786 euro a persona, più o meno il livello rilevato lo scorso anno (783 euro).
Per quanto riguarda proprio l’Italia, Puglia e Sicilia si confermano ai primi posti, scelte dal 17 e dal 15%; seguono Sardegna, Emilia-Romagna e Campania. Relativamente all’Europa, invece, sono Spagna e Francia i Paesi che attraggono maggiormente i nostri turisti. Seguono Grecia, in leggero calo, e Portogallo. In mezzo, il tradizionale Regno Unito, cioè Londra.
(Immagine di copertina BlastingNews)
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