I COLORI DEL GIAPPONE – ROSA “pinku momorio”, le foglie che contornano il Castello di Himeji
Non capita tutti i giorni di trovarsi in pieno autunno davanti al timido rosa dei ciliegi in fiore.
Questo accade se a farla da padrone è un meteo pazzerello che non cede al freddo neanche in novembre e consente alla natura di sfogare ancora colori primaverili.
Il rosa delle foglie ancora appese sui ramoscelli con dietro il secolare castello rimasto miracolosamente illeso durante il secondo conflitto mondiale, lascia a bocca aperta chiunque. Il castello di Himeji con i suoi caratteristici tetti a pagoda, svetta nelle giornate di sole creando un sorprendente contrasto con il blu del cielo.
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“The Colors of Japan” racconta un paese in dodici luoghi con dodici colori: il bianco del Monte Fuji, il giallo del foliage di Nikko fino al blu del lago di Hakone, sono pure scariche di adrena- lina. Non servono parole, le emozioni filtrano dirette dall’occhio attento del viaggiatore a quello del lettore in un unico racconto, un racconto costruito sulle sensazioni che ogni foto riesce a ricreare, sempre diversa in ognuno di noi.
In giapponese esiste una parola per indicare il colore: “IRO”, tre lettere che nascondono una sottile e potente energia sensuale. Iro, infatti, viene usata per spiegare anche l’erotismo di un gesto, di una persona. Essere colorato, in giapponese, vuol dire essere eccitante. Accorrà dosa emozioni e sensualità, ricrea l’Iro e ci regala non solo il Giappone, ma anche il segreto del viaggio.
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