IL KRUGER, UNA MERAVIGLIA NATURALE

KRUGER

Il Parco Nazionale del Kruger

Una meraviglia per gli occhi e per il cuore.

KRUGER

Si trova nel nord-est del Sudafrica, ai confini con il Mozambico, lo Zimbabwe e lo Swaziland. Famoso per la presenza dei mitici BIG FIVE, è il paradiso per gli amanti della natura, quella più selvaggia e meno influenzata dall’uomo. Tuttavia, ospita una grande varietà di flora e fauna. Il termine BIG FIVE è stato utilizzato dai primi cacciatori del Sudafrica in riferimento ai cinque animali più difficili da cacciare a piedi: leone, leopardo, elefante, bufalo e rinoceronte.

Distante quattro ore e mezza di macchina da Johannesburg, può anche essere raggiunto in aereo atterrando al Kruger Mpumalanga International Airport, vicino a Nelspruit.

Per quanto riguarda il pernottamento le  soluzioni possono essere molteplici: si può soggiornare dentro il parco, sia in alloggi pubblici regolati dall’ente nazionale SanPark che in strutture private, di ogni livello dai campeggi più semplici ai lodge a 5 stelle; molte riserve private hanno al proprio interno diverse sistemazioni.

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Il Parco

Intorno ai gate d’ingresso al parco troverete diversi hotel, camping e guesthouse in cui dormire. La scelta dipende da che tipo di esperienza avete intenzione di fare e dalla disponibilità economica, sicuramente troverete quello più adatto a voi. In base alla stagione, è necessario prenotare con largo anticipo, soprattutto se intendete dormire all’interno del parco.

Noi abbiamo voluto provare sia l’esperienza di dormire dentro il parco che in una riserva privata nel Great Kruger, meravigliosi entrambi.
Esistono diversi Gate di accesso al parco, con orari di apertura diversi, controllate sul sito ufficiale prima di entrare. Se uscite in ritardo pagherete una multa che può arrivare anche fino a centinaia di euro, dipende molto da quanto ritardo accumulate.

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All’ingresso si paga una tassa d’entrata che varia a seconda che siate visitatori giornalieri (circa 50 euro a coppia) oppure se rimanete per qualche giorno dentro (circa 20 euro a coppia).
Vi consiglio di dedicare almeno 3 giorni al parco per poter esplorare la parte meridionale, centrale e settentrionale che hanno caratteristiche diverse tra di loro.

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I safari

Possono essere fatti tranquillamente in autonomia con una macchina propria noleggiata, non è necessario un 4X4 perché le strade principali sono tutte asfaltate (alcune secondarie possono essere sterrate). Anzi sarà entusiasmante girare senza un itinerario preciso alla ricerca degli animali.
Se potete, però, fate almeno un safari all’alba o al tramonto con dei ranger esperti, loro conoscono ogni angolo del parco e vi permetteranno di vedere gli animali, da vicino e anche da prospettive diverse.

Gli animali possono essere visti ogni ora ma i momenti migliori sono l’alba e il tramonto perché non fa ancora troppo caldo e si spostano per cercare da bere e da mangiare. Vi capiterà di trovarli fermi sull’asfalto per riscaldarsi dopo una notte fredda. Infatti, nella stagione invernale in cui siamo andati noi di giorno fa caldo, anche 30 gradi, mentre di notte la temperatura si abbassa notevolmente, raggiungendo anche i 10/15 gradi.

Vestitevi comodi e a strati, in modo da essere pronti per tutte le temperature. Cappello, kway e protezione solare non possono mancare.
Aspetto malaria: il parco si trova in una zona dove la malaria è presente, tuttavia per la nostra esperienza noi non abbiamo incontrato nemmeno una zanzara (estate nostra, periodo secco loro).

Noi abbiamo deciso di non fare il vaccino ma di dotarci di repellenti professionali, che possono essere trovati anche nelle camere in molti campeggi. Detto ciò è una scelta esclusivamente personale, previa consultazione del vostro medico di fiducia e nessun consiglio è migliore del vostro sentore.

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Per noi è stata un’esperienza magnifica; abbiamo vissuto insieme a elefanti, zebre, giraffe, impala, gnu, bufali, rinoceronti, leoni, iene, leopardi, oltre che diverse specie di uccelli. Abbiamo ammirarato paesaggi unici, albe e tramonti da togliere il fiato.

Emozioni uniche, adrenalina pura. Cosa aspettate ad andare? Il periodo migliore per visitare il parco secondo me è quello invernale loro; perché almeno non si ha il problema della malaria e il caldo è meno soffocante rispetto all’estate dove può raggiungere picchi di 40-45 gradi.

 

 

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