Mostar non è una città grande, tutt’altro. Le cose principali da vedere sono racchiuse in un raggio di poche centinaia di metri.
Mostar si trova in Erzegovina, a sud-est della Bosnia-Erzegovina, non molto distante dal confine croato. Dista 140 chilometri da Dubrovnik, 150 chilometri da Spalato e 140 chilometri da Sarajevo. Il celebre ponte che dà il nome alla città è lo Stari Most. Letteralmente la traduzione italiana è Ponte Vecchio e le torri sulle due rive, dette i “custodi del ponte” (o mostari), sono state riconosciute dall’Unesco come patrimonio dell’umanità nel 2005.
Questo ponte, costruito nel 1557, è il simbolo della città per aver passato indenne i secoli e anche le due guerre mondiali. 427 anni dopo fu bombardato e distrutto nel novembre 1993, dai croati a ovest e i bosniaci a est, che si fronteggiarono durante la guerra della Ex Jugoslavia. In 2 anni di guerra quasi tutto il centro storico fu ridotto in un cumulo di macerie. Vicino al ponte, ancora oggi si può riflettere sulla scritta DON’T FORGET riferita agli avvenimenti della guerra.
Oggi Mostar è una città multietnica, dove convivono quattro diverse fedi religiose, non solo quella cristiana e quella musulmana ma anche ortodossi ed ebrei. Passeggiando per le strette vie del centro storico si possono incontrare testimonianze di questa multiculturalità. Accanto alle chiese cristiane e ortodosse sorgono anche splendide moschee, bagni e palazzi nobiliari.
In passato cuore pulsante del commercio dell’intera regione, con oltre 500 botteghe in epoca Ottomana, oggi Kujundziluk è la via più pittoresca della città. Si trova sulla sponda orientale del fiume e può essere osservata anche dalla sponda opposta, dove si vedono le tipiche casette di pietra. Sembra di trovarsi in un vero e proprio suq e dove si può acquistare davvero di tutto.
IL CLIMA
A Mostar c’è generalmente un clima marittimo temperato con temperature abbastanza elevate in estate ed inverni piuttosto freddi, con diverse giornate umide e piovose.
(Immagine di copertina letygoeson.com)
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