LA RINASCITA DELL’ISOLA DI SASENO, IN ALBANIA

Saseno (Sazani) è l’unica isola ‘selvaggia’ del lungomare albanese. Per decenni è stato un avamposto militare inaccessibile.

Poco meno di 6 chilometri quadrati di natura aspra e selvaggia svettanti sul Canale d’Otranto di fronte al golfo di Valona, sud dell’Albania. E’ citata nella storia come una delle fortezze più adatte per difendere la città di Valona e le coste circostanti.

Dovrete infatti percorrere sentieri poco agevoli, tipicamente militari, per riuscire davvero a cogliere l’essenza di questo incredibile luogo, a metà tra la natura di un’isola e quella di uno scoglio. Sul versante occidentale, Gryka e Xhehenemit, è una spettacolare e profondissima insenatura molto somigliante a una grotta a cielo aperto. Sul fianco orientale, la storia trovò naturale fare della più ariosa rientranza di Gjiri i Shenkolles (Golfo di San Nicola) il porto di Saseno.

Le grotte sottomarine come quelle di Haxhia Alia o come quelle del golfo del diavolo, ma anche tante altre, sono le più grandi che si possono trovare nel Mediterraneo. La leggenda narra che un pirata algerino scrisse ad Haxhi Ali per minacciarlo: “Albanese, togliti dai miei occhi. Togliti dalle vie del mare. Io sono più forte. Altrimenti ti scuoio e uso la tua pelle come pergamena per scrivere le Sure del Corano”. Haxhi Ali non solo rispose, “userò il tuo teschio come pipa per il mio tabacco”, ma alzò le vele per andare a stanarlo.

Dopo aver sterminato il suo equipaggio, Haxhi Ali riservò all’algerino un trattamento speciale: gli tagliò di netto l’orecchio, poi gli infilò l’orecchino al naso e vi fece passare la cima con cui appenderlo sulla sua nave. Altra leggenda vuole che, dopo essere stati uccisi dai veneziani, Haxhi Ali e suo figlio fossero sepolti a Sazan. Le loro tombe non sono mai state individuate. Oggi rappresentano una vera sfida per gli appassionati di immersioni e un’attrazione speciale per gli sport subacquei.

(Immagine di copertina turismo.al)

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