NASCE TRIPTOSHARE, PER INCONTRARE COMPAGNI DI VIAGGIO

Condividere l’esperienza e le spese di viaggio, facendo al tempo stesso nuove conoscenze: è l’essenza di una nuova startup, chiamata Triptoshare.

“Sono sola e mi piace viaggiare”. È da queste due constatazioni personali che Luisa Bianchi, fondatrice e amministratore unico di Triptoshare, ha partorito la nuova piattaforma per condividere la vacanza o più semplicemente una gita fuori porta. “Un’idea che si inserisce in un trend sociologico, ovvero il desiderio sempre maggiore di fare esperienza, nel viaggio in sé e nella condivisione – racconta Bianchi –. Si condividono esperienze e spese, due pilastri che hanno favorito il successo della sharing economy”.

In effetti i solo traveler, i cosiddetti viaggiatori solitari, nel mondo aumentano di anno in anno. In particolare il fenomeno riguarda sempre di più le donne, che solo in Italia secondo l’Istat sono cresciute del 70%, e i Millennials, tra cui più di uno su due si dice disposto ad andare in vacanza da solo.

Per fare qualche esempio, una recente ricerca di Mintel ha rilevato che le persone adulte che hanno deciso di andare in vacanza da sole nel 2018 sono aumentate del 2% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda la quota rosa invece, secondo Newsweek negli ultimi 10 anni le viaggiatrici solitarie nel mondo sono cresciute del 70%. I numeri che riguardano i millennials sono ancora più rilevanti: lo studio del Princeton Survey Research Associates del 2017 ha rivelato che il 58% dei millennial in tutto il mondo è disposto a viaggiare da solo.

COME FUNZIONA

Il meccanismo è semplicissimo: ogni utente può decidere di offrire il viaggio – o parte di esso – a uno sconosciuto, o in alternativa unirsi alla vacanza già organizzata da qualcun altro. In questo modo è possibile risparmiare facendo nuove conoscenze. Un concetto innovativo, diverso dalle piattaforme esistenti attualmente che funzionano solo come mediatrici.

“All’estero esistono diversi siti di travel dating, ma quasi tutti incentrati sulla ricerca del partner – argomenta Bianchi –. Io ho voluto fare una cosa diversa, ovvero un mix tra un’agenzia di viaggi e un luogo di incontro”.

(Immagine di copertina ildigitale.it)

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