SI ERGE DOMINANTE TRA LE MONTAGNE E LA COSTA, E’ GERACE

Gerace si erge come un gioiello nobile e austero, a ovest di Locri e alta sopra la costa ionica, che si domina da lassù come a volo di uccello.

La prima cosa che spicca agli occhi quando si arriva a Gerace (uno dei borghi più belli della Calabria) è la sua eleganza. Gerace è una Calabria semplice ed elegante. Una Calabria bella. Di una bellezza che quasi non metteresti in conto a sentir parlare della Locride, nella sterminata provincia di Reggio Calabria.

Sebbene sia un piccolissimo centro, abitato da poco più di 2.700 persone, Gerace è puntellata da numerosi edifici sacri, cosa che ha portato a rinominare il rilievo su cui essa si trova, il quale è appunto divenuto Monte Santo. Ad emergere su tutte queste strutture è la Concattedrale (o Duomo), bene architettonico di interesse nazionale e fra gli edifici più grandi della regione. Dedicata a Santa Maria Assunta, essa si presenta come un edificio in cui convivono in perfetta sinergia gli stili bizantino e romanico.

E a rendere Gerace un borgo di primaria importanza avevano già provveduto bizantini e normanni, tanto che qui prima dell’anno Mille si contavano ben 80 chiese, più 12 conventi e otto monasteri. È questo illustre passato di cittadella della fede che ha conservato a Gerace l’aspetto affascinante. E’ come giunto a noi da un’altra epoca e da un altro mondo, che svela gradualmente chi sale fin lassù per conoscerla. Oggi delle cento chiese ne sono rimaste integre 17, anche se in condizioni delicate. Le si incontrano passeggiando per le vie del borgo fino al Castello che nei secoli ha subito terremoti e distruzioni, furti e angherie.

Da dove deriva il nome di “Gerace”? Gerace deriva da una parola greca che significa “sparviero”. Perché secondo la leggenda, fu uno sparviero a indicare il punto esatto in cui costruire il borgo. E doveva essere un posto lontano dagli attacchi via mare dei Saraceni.

(Immagine di copertina marcopolo.tv)

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